Il 26 settembre, il pilota del Private Sport Shop sarà al cinema Max Linder di Parigi per la proiezione finale del suo documentario Dolomites.
Kilian Bron ci accompagna ancora una volta in un viaggio unico attraverso paesaggi maestosi nel cuore delle Dolomiti in Italia. Questo film è molto più di una semplice esibizione di mountain bike in solitaria: è un vero e proprio tributo a questi paesaggi mozzafiato e un'immersione profonda nella storia e nel patrimonio naturale di questa regione.
Un'avventura prima di tutto umana, poi estrema
In questo filmato, Kilian Bron ci accompagna in un'avvincente esplorazione della catena montuosa delle Dolomiti, attraverso una serie di audaci cavalcate su creste e sentieri ripidi. Ma questa volta l'enfasi non è più solo sulla velocità o sulle prestazioni. Per Kilian, questa nuova avventura è anche una questione di apprendimento e condivisione. Attraverso i suoi incontri, si interessa alla storia delle montagne, alla loro formazione e alle tradizioni locali. Ci invita a riflettere sul nostro rapporto con la natura e ci rivela il suo modo di pedalare in un ambiente tanto ostile quanto affascinante.
Un viaggio d'istruzione nelle Dolomiti
Curioso di svelare i misteri di queste montagne uniche, Kilian si rivolge a una guida locale che gli racconta l'incredibile storia geologica delle Dolomiti. Una volta sott'acqua, queste montagne erano in realtà un massiccio corallino. Questa dimensione educativa arricchisce il documentario, dando agli spettatori una comprensione più profonda del paesaggio. Kilian incontra poi Andréa, una storica appassionata, che gli fa conoscere un altro aspetto significativo di queste montagne: i feroci combattimenti tra le truppe austriache e italiane durante la Prima Guerra Mondiale. Attraverso le sue discese, Kilian rende omaggio a questa tragica storia, unendo l'avventura sportiva alla riflessione sugli eventi che hanno plasmato questi luoghi.
Preparazione meticolosa
Kilian ha lavorato per 15 anni a questo progetto prima di fare il grande passo. Prima di domare le ripide cime delle Dolomiti, Kilian trascorre del tempo osservando e studiando meticolosamente il terreno, dove non sono ammessi errori. Ogni discesa è preparata con estrema attenzione ai dettagli, dove la sicurezza è al primo posto. Il team che lo accompagna svolge un ruolo essenziale in questa avventura: fotografi, cameraman e film-maker contribuiscono a catturare i momenti salienti garantendo la sicurezza dell'atleta.
Un impegno per un turismo responsabile
Uno degli incontri più toccanti del film è quello con Bepi, custode del rifugio Carducci alle Tre Cime. Fondatore dell'associazione "Dolomites sans frontières", Bepi si batte per un turismo più rispettoso dell'ambiente. Propone escursioni guidate alla scoperta della flora e della fauna locali, lontano dal turismo di massa. Questo approccio risuona fortemente con la visione di Kilian di un modo più responsabile di vivere la montagna.
"Al di là di questa ricerca di belle immagini e prestazioni sportive, il mio obiettivo è quello di condividere messaggi più approfonditi. Per segnare il passaggio a questi formati video molto più lunghi, ho voluto offrire una serie di conferenze sul film prima della pubblicazione online, per creare un legame reale con la mia comunità. Dopo ogni proiezione, abbiamo dedicato circa quaranta minuti alla discussione, guidata dalle domande del pubblico. Incoraggio il pubblico a farmi domande su diversi argomenti, che mi danno spunti per le produzioni future", dice Kilian Bron.
Ci vediamo giovedì 26 settembre al Cinéma Max Linder alle 19.30. Biglietti disponibili ICI Per coloro che non possono partecipare, il documentario sarà disponibile su YouTube il 1° ottobre 2024 alle ore 18.00.